Roma, 19 marzo – “La sentenza del Tribunale di Milano è un segnale positivo, ma non dobbiamo illuderci che il problema sia risolto. Le recensioni false sono una minaccia costante che richiede una vigilanza continua e azioni decise”. Lo ha dichiarato l’avvocato Francesco Luongo, esperto e portavoce del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), commentando la vittoria di una causa civile intentata da Amazon contro malintenzionati che hanno tentato di agevolare la pubblicazione di valutazioni a 5 stelle sullo store del sito di e-commerce. “Le piattaforme online, grandi custodi della fiducia dei consumatori, devono intensificare – ha spiegato Luongo – i loro sforzi per garantire trasparenza e veridicità nelle recensioni pubblicate. È fondamentale proteggere i consumatori da informazioni ingannevoli che possono influenzare in modo errato le loro decisioni di acquisto”.
L’obiettivo di MDC, “grazie anche alla riforma del Codice del consumo integrato dalla la Direttiva Omnibus con il d. lgs. n. 26/2023. è e resta quello di garantire che le recensioni online siano un affidabile punto di riferimento per i consumatori, basato sull’autenticità e l’integrità delle informazioni”, ha precisato Luongo. Il nuovo art. 23, co. 1 lett. bb-quater, prevede, infatti, che una fattispecie di pratica in ogni caso ingannevole consista nell’”inviare, o incaricare un’altra persona giuridica o fisica di inviare, recensioni di consumatori false o falsi apprezzamenti o di fornire false informazioni in merito a recensioni di consumatori o ad apprezzamenti sui media sociali, al fine di promuovere prodotti”, ha concluso.
Il provvedimento rappresenta un passo importante nella lotta alla piaga delle recensioni false, un problema che, come dimostra il report The State of Fake Online Reviews redatto da BusinessDIT, è di proporzioni enormi. Secondo il rapporto, infatti, il 30% delle recensioni online può essere considerato falso. Un dato allarmante, soprattutto se si considera che il 54% dei consumatori si dichiara restio all’acquisto di prodotti recensiti in modo non autentico. In questa battaglia per la trasparenza e l’autenticità delle informazioni online, le azioni intraprese dalle grandi piattaforme sono fondamentali. Nel 2022, proprio Amazon ha bloccato oltre 200 milioni di recensioni sospette e ha intrapreso azioni legali contro più di 10.000 amministratori di gruppi su Facebook coinvolti nella diffusione di recensioni false. Google e Tripadvisor non sono stati da meno, con Google che ha bloccato o rimosso 115 milioni di recensioni false e Tripadvisor che ha identificato e eliminato 1,3 milioni di false recensioni nel corso dello stesso anno. Nonostante questi sforzi, molto resta ancora da fare, conclude MDC.