Al momento stai visualizzando Trasporto marittimo: i chiarimenti di MDC sui diritti dei viaggiatori in caso di disservizi

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) denuncia i gravi disservizi nel trasporto marittimo che stanno compromettendo le vacanze di tanti sfortunati viaggiatori. Rispetto al 2023, le tariffe dei traghetti sono cresciute in media del 6,3%, ma nonostante l’aumento dei prezzi in tanti scelgono il traghetto per i loro spostamenti estivi. Tuttavia, le condizioni a bordo e i frequenti ritardi stanno causando notevoli disagi. Le testimonianze dei viaggiatori raccolte segnalano situazioni critiche. Numerosi passeggeri hanno denunciato ritardi prolungati e condizioni igieniche pessime a bordo dei traghetti.

L’avvocato Francesco Luongo, portavoce ed esperto di MDC, ricorda che “secondo il Regolamento UE n. 1177/2010, i passeggeri via mare hanno diritti ben definiti. In caso di ritardo alla partenza o di cancellazione di una nave devono essere informati tempestivamente, ovvero non oltre i 30 minuti successivi all’orario di partenza inizialmente stabilito, in merito al nuovo orario di partenza/arrivo e, se necessario, in merito ai collegamenti alternativi”. Inoltre, ricorda Luongo, “il vettore, in caso di ritardo alla partenza superiore a 90 minuti o di cancellazione, deve offrire gratuitamente ai passeggeri spuntini, pasti o bevande, in congrua relazione alla durata dell’attesa ed in ragione della disponibilità nel terminale portuale”. “Se necessario, poi, il vettore deve offrire il pernottamento gratuito fino ad un massimo di tre notti e con il limite di 80 euro a notte, escluso il costo del trasporto tra il terminale portuale e la struttura di pernottamento”, aggiunge.

Le stesse disposizioni si applicano ai passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta ed ai loro accompagnatori. In caso di cancellazione o di ritardo alla partenza da un terminale portuale superiore a 90 minuti, il vettore deve offrire la scelta tra il trasporto alternativo verso la destinazione finale appena possibile, a condizioni simili e senza costi aggiuntivi, oppure il rimborso del biglietto e, se necessario, il trasporto gratuito verso il punto di partenza iniziale, non appena possibile.

MDC ricorda che il rimborso dovrà essere effettuato entro 7 giorni e in contanti, salvo che il passeggero decida di accettare un buono. Inoltre in caso di ritardo all’arrivo, il passeggero ha diritto ad una compensazione economica  pari al 25% del prezzo del biglietto per un ritardo di almeno un’ora in un servizio regolare fino a quattro ore, due ore in un servizio regolare di più di quattro ore ma non superiore a otto ore, tre ore in un servizio regolare di più di otto ore, ma non superiore a 24 ore, oppure sei ore in un servizio regolare superiore a ventiquattro ore. Se il ritardo supera il doppio del tempo indicato, la compensazione economica è pari al 50% del prezzo del biglietto. Il passeggero deve presentare il suo reclamo al vettore o all’operatore del terminale entro due mesi dalla data in cui è stato prestato (o avrebbe dovuto essere prestato) il servizio. L’impresa deve rispondere entro un mese dal ricevimento del reclamo, informando il passeggero sull’esito o sullo stato della pratica, mentre una risposta definitiva deve essere fornita entro due mesi.

Il Movimento Difesa del Cittadino prosegue il vademecum per i viaggiatori, ricordando che se il passeggero non ottiene risposta entro due mesi dalla presentazione del reclamo o ritiene la risposta ricevuta insoddisfacente, può rivolgersi all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), utilizzando il sistema automatico di acquisizione dei reclami (SiTe) disponibile al link: ART – Reclami

Per qualsiasi dubbio o necessità di assistenza, le sedi MDC sul territorio sono a disposizione.