L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha appena pubblicato la terza relazione annuale sui residui di pesticidi secondo la quale il 97,4 % dei campioni analizzati rientra infatti nei livelli massimi di residui (LMR) consentiti, con un incremento di circa un punto percentuale rispetto al 2008.
Secondo il Movimento Difesa del Cittadino si tratta di dati rassicuranti anche se i limiti massimi di residui (LMR) sono calcolati in base alla tolleranza di un maschio adulto.
“E i bambini? – Si chiede Silvia Biasotto del Dipartimento Sicurezza Alimentare dell’associazione – L’Efsa assicura che i livelli di esposizione sono sicuri per tutti i consumatori dell’Unione europea, compresi i gruppi più vulnerabili come bambini piccoli. Sebbene le contaminazioni da pesticidi siano basse è essenziale fissare dei limiti anche per i più piccoli non solo sul baby food ma su cibi consumati da tutti grandi e piccini, come la frutta e verdura”.
Secondo il rapporto Italia a Tavola 2011, presentato lo scorso 25 ottobre dal Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente, sono state 282 le allerte comunitarie per residui di fitofarmaci nel 2010. In aumento rispetto all’anno precedente (+63%). I prodotti più colpiti sono frutta e verdura (225 segnalazioni).