Il Movimento Difesa del Cittadino esprime forte preoccupazione per i gravi malfunzionamenti dei pagamenti digitali registrati ieri e oggi in tutta Italia, che hanno causato enormi disagi ai consumatori. “È inaccettabile che in un’epoca di crescente digitalizzazione, i consumatori siano lasciati senza strumenti di pagamento funzionanti e senza adeguate informazioni o supporto. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire con decisione per garantire la trasparenza e la tutela dei diritti dei cittadini”, commenta l’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento Difesa del Cittadino (MDC). L’associazione ribadisce che la fiducia nei sistemi digitali di pagamento passa dalla trasparenza, dall’efficienza e dalla protezione dei diritti degli utenti. Non è accettabile che i consumatori paghino per un servizio che non ricevono, senza alcuna forma di tutela o indennizzo.
Secondo quanto riportato da Downdetector, i disservizi persistono anche nella giornata del 29 novembre, segnalando un problema che ha messo in crisi i principali circuiti di pagamento del paese. Nexi, uno dei principali operatori del settore, ha attribuito la responsabilità all’operatore Worldline, il quale, in una nota ufficiale, ha dichiarato che durante la posa di tubazioni del gas sono stati tranciati cavi della rete, causando gravi danni ai propri data center. La Banca d’Italia, da parte sua, ha comunicato di monitorare attentamente la situazione e ha confermato che parte dei servizi è stata riattivata.
Nonostante la portata del problema, le informazioni fornite ai consumatori sulle cause del disservizio sono state estremamente vaghe, lasciando milioni di utenti senza risposte. Questa opacità è inaccettabile per un settore fondamentale per l’economia moderna e per i cittadini, sempre più spinti verso la digitalizzazione dei pagamenti anche dalle politiche europee e nazionali. Particolarmente grave è l’assenza di processi chiari per i reclami e gli indennizzi. Molti consumatori, impossibilitati a completare pagamenti essenziali, non hanno ricevuto alcuna assistenza né rassicurazione da parte degli operatori coinvolti. Questo rappresenta una violazione dei diritti dei consumatori, che non possono essere lasciati senza tutele di fronte a disservizi di tale portata.
Il Movimento Difesa del Cittadino chiede alla Banca d’Italia di avviare con urgenza i dovuti controlli sulle cause e sulla gestione del disservizio da parte degli operatori del settore, con particolare riferimento a Nexi, uno dei principali protagonisti del sistema dei pagamenti digitali in Italia. È necessario accertare responsabilità, garantire trasparenza e soprattutto introdurre meccanismi di compensazione per i consumatori penalizzati.
Inoltre, il Movimento Difesa del Cittadino ha richiesto un incontro urgente con Nexi e gli altri operatori coinvolti per esaminare le cause del problema e ottenere garanzie affinché tali episodi non si ripetano in futuro. È fondamentale che il settore dei pagamenti digitali rafforzi le sue infrastrutture e introduca piani di emergenza efficaci per tutelare i consumatori.