“I risultati della ricerca Lancet destano molta preoccupazione. La situazione di inquinamento italiano, che negli ultimi anni è peggiorata, sia per il non adeguamento agli standard di tutela ambientale sia per l’incuria delle istituzioni nell’emanare decreti attuativi ad hoc nelle città, rischia di provocare sempre più danni alla salute. Esistono in particolare delle aree dove il rischio è maggiore, basti pensare a Taranto o Genova, negli ultimi anni oggetto di forti denunce e dove il pericolo delle polveri sottili è tangibile anche negli aumenti dei casi di tumore tra gli abitanti”.
Questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) alla ricerca che rivela come la presenza delle polveri sottili tossiche nell’aria delle città fa aumentare drammaticamente il rischio di cancro polmonare, soprattutto per quanto riguarda l’adenocarcinoma. Per l’Italia sono stati monitorati cittadini di Torino, Varese e Roma e la situazione è risultata tra le peggiori d’Europa.
“Anche le attuali normative della Comunità Europea che stabiliscono la presenza del particolato nell’aria devono essere riviste per limitare al minimo lo svilupparsi di malattie tumorali. Allo stesso modo motori a scoppio, industrie e impianti di riscaldamento dovrebbero rispettare gli standard di salvaguardia ambientale, rendendo le città meno inquinate e più vivibili”.