Lo scorso 10 settembre il Ministero della Salute ha comunicato un nuovo ritiro di frutti di bosco surgelati dal mercato per positività per presenza di virus dell’epatite A. Si tratta del lotto n.123101804A3 della ditta Picard, “Cocktail de fruits rouges”. (vedi foto della confezione del prodotto)
Come si legge su Ilfattoalimentare.it “il lotto coinvolto era in vendita dal luglio 2013 con termine minimo di conservazione: giugno 2014. È stato ritirato dagli scaffali dei supermercati Picard il 3 settembre, quando la società ha ricevuto dalla procura di Torino un’informativa, probabilmente scaturita dall’indagine portata avanti dal procuratore Raffaele Guariniello”. Ma non è il Ministero della Salute a gestire l’epidemia di Epatite A in frutti di bosco surgelati? Se lo chiede Ilfattoalimentare.it che si chiede anche il perché del ritardo nella comunicazione ai consumatori da parte del Ministero.
La situazione è ancora incerta visto che sulla origine della contaminazione vi sono solo delle ipotesi legate all’impiego di ribes rossi congelati di provenienza polacca. La realtà, come precisa lo stesso Ministero, è che “al momento, non è possibile escludere che vi siano in commercio altri mix di frutti di bosco contaminati surgelati/congelati, diversi da quelli oggetto di allerta, sulla base del principio di precauzione si raccomanda di impiegare questi prodotti sempre previa cottura, ad esempio, facendoli bollire per almeno 2 minuti”. Infatti, solo il trattamento con il calore è in grado di distruggere il virus.