Come purtroppo ci si poteva aspettare, alla fine la Regione Liguria, dopo aver tentato di tagliare su altre linee incontrando la giusta protesta di comitati di pendolari, cittadini e sindaci, non ha trovato di meglio che pensare di tagliare il servizio ferroviario sulla linea Genova- Busalla/Isola. E’ incredibile che una linea che fornisce un servizio fondamentale all’area urbana genovese della Val Polcevera, ai tanti comuni limitrofi della provincia e a tutta la zona della Valle Scrivia che gravita sul capoluogo ligure, venga trattata da Regione, Provincia e Comune come una tratta di secondaria importanza.
Già ora si registrano frequenze a singhiozzo lungo l’arco della giornata, con buchi orari di oltre due ore inconcepibili per una linea metropolitana, e assenza totale di copertura oraria serale che è stata tagliata via via nel corso degli anni.
Sarebbe bene ricordare che sulla tratta dall’oltregiogo a Genova gravita una notevole quantità di abitanti dei comuni dell’entroterra ligure-piemontese fra cui studenti, con orari scolastici assai variabili da scuola a scuola, e lavoratori, la cui giornata lavorativa ormai sempre più spesso non rispecchia gli orari classici definiti di punta, oltre alle persone, spesso anziane, che si spostano per questioni riguardanti la salute; tagliare ulteriormente il servizio contribuirebbe all’isolamento di una vasta area geografica, soprattutto a svantaggio delle fasce “deboli” della popolazione.
Ancora una volta Val Polcevera e Valle Scrivia vengono relegate nell’insieme dei pezzi di città e di regione di serie b. Proprio in queste zone si prospettano disastri ambientali per Gronda e Terzo Valico giustificandoli con la necessità di riduzione del congestionamento del traffico su gomma e con la saturazione delle linee ferroviarie attuali, ma omettendo l’evidenza che con i tagli alle linee ferroviarie e con il depauperamento di tutto il trasporto pubblico in realtà si dà un apporto pesantissimo all’aumento di traffico su gomma e che le linee attuali sono tutt’altro che sature ma in realtà mal sfruttate. Miliardi di euro piovono per queste opere inutili per la mobilità e dannose per l’ambiente di queste aree, che ne usciranno devastate e la Regione Liguria, con il pretesto delle risorse che mancano e dei tagli della Regione Piemonte, taglierà il servizio su una linea che già ora offre un servizio insufficiente!
Ma la realtà non è che mancano le risorse, la realtà è che le risorse vengono usate per opere di dubbia utilità invece che per un servizio fondamentale. La Regione Liguria spende lo 0,26% del bilancio per il servizio ferroviario, mentre altre regioni come la Toscana e la Lombardia spendono 4 volte tanto!
Basta ai tagli al servizio ferroviario e al trasporto pubblico tutto, che la Regione recuperi le risorse togliendole a opere inutili e dannose per migliorare i servizi! In Val Polcevera e Valle Scrivia sia incrementato il servizio ferroviario nelle ore di maggiore richiesta, siano coperti finalmente i buchi di orario la mattina e si ripristini un adeguato servizio serale oltre a finanziare e pianificare in modo adeguato il trasporto pubblico nel suo complesso in tutta la regione, in modo da dare davvero a tutti la possibilità di spostamento.