Quali sono le tutele giuridiche per le coppie di conviventi? Come possono regolare i loro interessi e beni comuni? In assenza di matrimonio diventa fondamentale conoscere gli strumenti che possono definire diritti e doveri di ciascun convivente, soprattutto nel caso in cui il rapporto dovesse finire.
Per un’informazione completa sul tema, è stata presentata oggi a Milano la decima Guida per il Cittadino: “La convivenza, regole e tutele della vita insieme”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori (Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).
Il vademecum fornisce consigli utili a tutelare gli interessi di coloro che, per scelta o impedimento giuridico, non sono sposati ma desiderano condividere la propria vita. La rilevanza del fenomeno in Italia ha infatti indotto il legislatore e la giurisprudenza, in questi ultimi anni, a estendere anche ai conviventi una serie di diritti che le norme di legge prevedevano solo per i coniugi.
La Guida aiuta a chiarire le differenze – in termini di diritti e doveri – tra una coppia sposata e una coppia di conviventi; dando al contempo indicazioni per regolare aspetti fondamentali come la gestione della casa di residenza comune o il suo acquisto, le decisioni su mantenimento, istruzione ed educazione dei figli, l’assistenza in caso di malattia e incapacità di uno dei due partner, nonché le disposizioni sulla successione anche per quanto riguarda i figli nati fuori dal matrimonio.
È infatti importante sapere, ad esempio, che per quanto riguarda il regime patrimoniale della coppia spetta ai conviventi supplire al vuoto normativo con gli strumenti negoziali e contrattuali più adeguati alle loro esigenze per evitare situazioni di litigiosità in caso di fine del rapporto.
Il convivente, inoltre, non matura alcun diritto sulla casa se essa è di proprietà del partner; è quindi consigliabile ridefinirne la proprietà per evitare che si possa rimanere senza un “tetto”, nel caso l’unione dovesse rompersi.
Inoltre, per i coniugi il testamento è un’opzione, mentre per i conviventi diventa una necessità. Nel caso venisse a mancare un partner, infatti, l’altro potrebbe trovarsi privo di qualsiasi tutela.
La Guida approfondisce anche lo strumento del “contratto di convivenza” predisposto dal Notariato (e presentato lo scorso 30 novembre in occasione del “Contratto di convivenza open day”), con il quale – secondo le norme di legge previste dall’ordinamento vigente – si possono disciplinare contrattualmente diversi ambiti della convivenza per le coppie di fatto: l’abitazione la proprietà dei beni, il mantenimento del convivente in caso di bisogno e l’assistenza per malattia sono solo alcuni esempi.
Anche questa Guida è scaricabile gratuitamente dal sito web del Notariato (www.notariato.it) e da quelli delle Associazioni dei Consumatori che hanno collaborato alla sua realizzazione.