Con il DPR 26 del 27.1.2022 il Registro pubblico delle opposizioni – grazie al quale ci si può opporre all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali – è stato esteso a tutti i numeri nazionali.
Con questo importante strumento, inizialmente riservato alle sole utenze che erano presenti negli elenchi telefonici pubblici, oggi tutti i cittadini in possesso di un numero telefonico nazionale fisso o cellulare, possono iscriversi al servizio per bloccare proposte di telemarketing non desiderate.
Farlo è semplice: basta cliccare sul sito www.registrodelleopposizioni.it e seguire le istruzioni per la registrazione. Si tratta di un servizio istituzionale gratuito del Ministero delle imprese e del Made in Italy, realizzato e gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni.
Inoltre, è possibile iscriversi tramite telefono, chiamando il numero verde 800 957 766 in caso di utenze fisse o il numero 06 42986411 in caso di cellulari, oppure tramite email utilizzando l’apposito modulo digitale.
Una volta effettuata la registrazione l’intestatario dell’utenza può iscrivere tutti i propri numeri di telefono, fissi e mobili, presenti o no negli elenchi telefonici pubblici, al fine di impedire – da parte degli operatori di telemarketing – il trattamento dei dati personali degli utenti per invio di materiale pubblicitario, vendita diretta, comunicazione commerciale o per il compimento di ricerche di mercato.
Attraverso l’iscrizione al RPO si annullano pertanto i consensi – sia sulle chiamate effettuate con operatore umano sia su quelle automatizzate (dette “robocall)”- al telemarketing e la cessione a terzi dei propri dati personali eventualmente rilasciati in passato per campagne promozionali, attivazione di tessere per la raccolta punti (fidelity card), adesione a scontistica e ad altri strumenti di fidelizzazione della clientela, ecc.. Si potrà solo ricevere chiamate autorizzate nell’ambito di contratti attivi o cessati da non più di 30 giorni (per esempio del settore telefonico ed energetico) e quelle per cui l’interessato abbia rilasciato un apposito consenso successivamente alla data di iscrizione al RPO.
Se nonostante l’iscrizione si continuano a ricevere chiamate indesiderate, ci si potrà rivolgere direttamente al titolare del trattamento (cioè all’operatore economico nel cui interesse è stato effettuato il contatto promozionale) ovvero al responsabile del trattamento (call center/partner commerciale/agente/fornitore di servizi, ecc.), ai recapiti generalmente indicati nei relativi siti internet, per verificare se sia stato acquisito un eventuale consenso al marketing e così opporsi all’ulteriore ricezione di telefonate indesiderate per finalità promozionali.
Qualora anche tale soluzione non sia risolutiva si potrà presentare una segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali (a cui sono attribuite funzioni di vigilanza sul RPO), attraverso il servizio telematico disponibile al link: https://servizi.gpdp.it/diritti/s/segnalazione-telefonate-indesiderate, compilando l’apposito form con le informazioni richieste. Le sanzioni, per chi violerà il diritto di opposizione, potranno arrivare fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore.
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